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LA BELLEZZA LIBERATA
La nostra infinita bellezza per tornare a crescere

Bellezza intesa come arte, paesaggio, eleganza, ma anche "saper fare", artigianalità, eccellenza, perfezione. L'Italia è un Paese di infinita bellezza e di insopportabili contraddizioni. E gli italiani sono considerati geniali, creativi, raffinati, espressione di una cultura millenaria e ancora vitale, che si è sviluppata della infinita varietà del paesaggio e dell'Arte. Ma siamo anche individualisti, familisti, disorganizzati, privi di senso civico, insofferenti alle regole e incapaci di una visione strategica, di uno sforzo comune. Per questo siamo sempre stati esposti nei secoli al rischio di perdere la nostra libertà. E se fosse la Bellezza la chiave per portare il nostro Paese fuori dalle secche della recessione economica e morale? Liberare la Bellezza ritornando a prenderci cura dell’“Altro”, sia esso persona, istituzione, comunità, paesaggio, opera d’arte. La libertà è infatti responsabilità, partecipazione, riconoscimento dell’altro e confronto nel rispetto delle regole.
Per liberare la Bellezza è forse necessario imparare ad essere liberi.

I TEMI E LE DISCUSSIONI

Gli italiani e la Bellezza: un amore contrastato tra cura e abbandono

Il sentimento e la consapevolezza del Bene comune nelle comunità locali e nella vita civile

Libertà di mercato e mercato globale. Competere con la Bellezza in un oceano infinito.

Libertà dal (bisogno) o libertà di (intraprendere)?

Il paesaggio devastato e il paesaggio salvato. Il futuro della "green economy".

Anche sul Web sapere è potere, tra moda e fenomeni di massa

Individualisti, soli e insicuri: quale libertà nel mondo 2.0?

Il petrolio dell'Italia? Saper raccontare (e vendere) la sua Bellezza

Fuga dalla libertà: troppa responsabilità può spaventare

Il business della Bellezza oggi tra moda e design

Ci vuole strategia. Strumenti e metodi per crescere con la Bellezza

Le spore del possibile. Città visibili e invisibili per immaginare il futuro.

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