Il 2017 di SPE...

Dodici desideri di bellezza

Desiderio di potenza. L’epoca della tecnica e il nuovo uomo digitale.

Desiderio di possesso. Alla conquista del mondo: che cos’è la Globalizzazione?

Desiderio di sicurezza. “Io non ho paura!” Migranti e migrazioni nell’economia e nella società.

Desiderio di consumare. La febbre della Terra e i limiti dello sviluppo.

Desiderio di conoscere. Le onde gravitazionali e altre storie…

Desiderio di creare. “Io robot”: i robot sono arrivati tra noi.

Desiderio di fare. Davide contro Golia: distretti – territorio – reti.

Desiderio di piacere agli altri. Con gli occhi dello straniero:  l’Italia è veramente diversa?

Desiderio di lasciare traccia. “Aspetta che faccio una foto!” Viaggio nel paesaggio italiano.

Desiderio di appartenenza. Il nostro valore aggiunto. Italia patria delle mille capitali e  delle mille comunità.

Desiderio di non mollare. IOT (internet delle cose), Manifattura 4.0, artigiani digitali…mostri all’angolo della strada o straordinarie opportunità di crescita?

Il Desiderio come vocazione. Desiderio di eccellere, di mettermi alla prova, di conoscermi e affrontare l’altro e  l’ignoto. Desiderio di fare ciò per cui sono nato, e che mi fa sentire vivo quando lo faccio. 

bambino che pensa2Che sia questo il sentimento che muove la vocazione di tanti Imprenditori Artigiani? È questo il cuore dell’Italia? 

 

 

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Camminata nei ricordi della Grande Guerra

Venerdì 8 luglio, ore 9.30, da Tonezza del Cimone faremo una camminata nei ricordi della Grande Guerra.

Nel centenario della “Strafexpedition” 1916-2016

Il culmine dei tragici eventi della Grande Guerra sull’altopiano dei Sette Comuni è stato raggiunto nell’anno 1916. Anno della spedizione punitiva da parte dell’esercito austro-ungarico che per alcuni mesi ha concentrato sui nostri monti tutte le sue forze per sfondare il fronte italiano schierato dall’Adamello all’Adriatico (…). Molti osservatori hanno notato come quello che è avvenuto sull’Altopiano in quell’anno deve essere conosciuto e ricordato perché “senza una presenza parlante della propria memoria, quei luoghi non possono vivere e mantenere un’identità”. Memoria non tanto commemorativa e celebrativa, ma memoria che “deve essere oggi presentata come serbatoio di senso e di orientamento” (M. Passarin e P. Pozzato).

soldati

qui la locandina