Libertà di mercato?

Papa Francesco in Brasile

Con la professoressa Francesca Gambarotto, docente di Economia del Territorio ed Economia dell'innovazione presso la Scuola di Economia e Scienza politica dell'Università di Padova, terzo incontro del nostro corso sulla libertà.

Con lei sabato 11 gennaio ci siamo interrogati sul concetto di globalizzazione. E ancora con lei torneremo a farlo nella prossima lezione il 25 gennaio. Chiarissima, tagliente, efficace. Netta. Una gioia per l'intelligenza dei presenti.


Più una parola è usata dai mass media, più è sulla bocca di tutti, più viene utilizzata per la strada, sui giornali, per trarsi dai pasticci con gli amici quando bisogna dire qualcosa di serio, o nelle dichiarazioni di politici e strakeholder, più dobbiamo insospettirci e fermarci a pensare. Come ci raccomanda Gelsomina, il personaggio de "La strada" di Fellini che abbiamo adottato come testimonial della nostra Scuola.

Perché dietro le parole ci deve essere un pensiero, un concetto, e possibilmente univoco e coerente. E con la parola "globalizzazione" sono dolori.

Ho provato a lasciare solo le parole e i concetti-chiave nella loro solitudine, in modo che il loro significato potesse riverberarsi e diffondere all'intorno fondendosi in un senso comune.

Cicli sistemici di accumulazione di capitale

In Europa a partire dal 1500

Espansione=rivalità tra Stati, conflitti, nuove configurazioni di potere

Innovazioni tecnologiche

Settore bellico

Capitale mobile da investire in tecnologie belliche crea opportunità di espansione del capitalismo

Peggioramento dei conti finanziari pubblici.

Chi detiene capitali si trova in una posizione di forza perché i sovrani hanno bisogno di capitali per acquistare nuovi strumenti bellici.

La spinta all'innovazione in occidente è sempre stata collegata alla lotta per il potere tra stati.

Espansione verso Oriente

Appropriarsi delle loro risorse finanziarie

Colonizzazione= aumento della ricchezza

Scoperta dell'America.

Dall'Europa si esportano armi, tessuti e attrezzi di varia natura, dall'Africa gli schiavi e dalle Americhe prodotti tropicali come lo zucchero, il tabacco e il cotone. Le navi sono sempre piene in ogni tragitto.

Compagnie che sono per metà stati e per metà imprese.

Globalizzazione, cioè si instaurano relazioni tra parti del mondo che prima erano isolate.

Rivoluzione industriale che rende l'Inghilterra l'officina del mondo

Aumenta l'integrazione dell'economia mondiale attraverso le multinazionali.

Una multinazionale reinvestirà dove le aspettative di guadagno sono superiori.

carl clausewitzCarl von Clausewitz sosteneva che "la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi", e se fosse invece l'economia? Una economia globalizzata, dove il terreno battaglia è il mondo intero.

Marco Amendola